incazzina |
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| i film servono all'allontanamento dell'angoscia...e credo così pure i romanzi...ti perdi a leggere, non che impari nulla di nuovo, ma se sono bei film e ottimi libri ti perdi anche a riflettere sulla spicologia umana...non parlo dei libricini che ci sono adesso, almeno non tutti, spesso raccontano una vicenda che non ti dice niente di più di quello che già sapevi, come una favoletta e allora si che posso ritenerli "inutili"...ma per quanto riguarda i Romanzi con la R maiuscola bè...non si parla di vite inette, si parla di persone che non esistono, ma che potrebbero esistere e di come si comportano in determinate situazioni...e li pensi e io? come mi comporterei, oppure poi puoi confrontare i romanzi con la cronaca ovvero fatti veramente accaduti prendi "Madame Bovary" per esempio...anche la cronaca può essere considerata "storia" non ti parla di personaggi illustri, ma è sempre un fatto storico...che poi viene romanzato, l'autore ci mette del suo ragiona ecc ecc...e il lettore dovrebbe appunto, come fa lo scrittore, guardare il romanzo con occhio critico, non sto leggendo una semplice storiella, ma è psicologia è storia è il racconto della società del tempo... parlo soprattutto dei "classici" che hanno questa piccola e insignificante differenza rispetto ai best sellers che per carità, sono piacevoli per rilassarsi, e raramente sono spunto di riflessione... quindi non facciamo di tutta l'erba un fascio, ci sono romanzi e romanzi...
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