le impronte dei ragazzi rom

ideologicamente sono molto lontano dalla destra, però ritengo che prelevare le impronte dei ragazzi rom sia un fatto non solo giusto ma anche utile per gli stessi. infatti con tale operazione si possono controllare quanti ragazzi sono, dove e come vivono, dove si spostano, come vengono "utilizzati". non dimentichiamo tutte le crudeltà a cui sono sottoposti. si può controllare se vengono vaccinati e se frequentano la scuola. tutti coloro che condannano questa operazione non indicano le motivazioni; ma la paragonano in modo cervellotico alle leggi razziali fasciste.
qualcuno può illuminarmi!
un saluto da aquila

prendere le impronte è un'ottima cosa.
Il momento in cui viene fatto è sbagliato..

in questo furore di "caccia alle streghe" questo è solo un altro eratissimo scalino verso la xenofobia...

che si prendessero le impronte di TUTTE le persone residenti in italia..

allora si che si farebbe qualcosa di buono e non razzista...
ma figuriamoci.. gli italiani mica commettono crimini?

il problema è che i rom non sono registrati da nessuna parte e quindi un metodo di controllo è necessario. come pure credo che sia necessario, per avere una convivenza civile più serena, registrare e controllare come vivono tutti gli stranieri, nonchè gli italiani. un saluto da aquila

L’impostazione xenofoba, fascista e poco “repubblicana” del governo è piuttosto evidente, specialmente per chi la vede da fuori dai confini nazionali, in quanto l’informazione non è filtrata dai mille censori (più o meno) “grigi” dell’informazione italiana.

Cavalcando l’onda dell’odio e della “disperazione”, si indirizza il pensiero del popolo verso fin troppo facili capri espiatori…

Personalmente ritengo che tener traccia dei bambini rom in Italia non sia un’idea malvagia, ma il contesto e le modalità con cui le ultime iniziative in materia di “sicurezza” sono state poste in atto sono abbastanza allarmanti…

Piuttosto credo che sarebbe molto più utile, nonchè etico, investire nella creazione di un database contenente TUTTE le impronte digitali (nonchè il DNA) di TUTTI i cittadini residenti o domiciliati in Italia, nativi o immigrati che siano… senza dare adito a dubbi sulle reali intenzioni o secondi fini dei provvedimenti…
ma gli italiani sembrano intoccabili… non siamo mica noi i delinquenti.. o sbaglio????
“Touche pas à mon pote” recita lo slogan di un’associazione anti-razzismo…
e tutto questo va bene anche in Italia… ma solo finchè il “pote” è bianco di razza ariana…

il prelevare le impronte dei rom viene accostato alle leggi razziste del '38. la storia docet, ma non necessariamente.
per quanto riguarda le altre etnie, bene o male, esistono delle forme di controllo. ma per i rom... come vivono... come entrano in italia... i ragazzi di chi sono figli... che uso ne fanno... sono tutte domande che una società civile si deve fare e deve anche mettere dei paletti.
le leggi credo che non debbano essere giudicate soltanto prendendo in considerazione chi le redige. ma devono soprattutto avere una valenza oggettiva e rispondere a dei requisiti valoriarmente validi.
io accetto di buon grado che i rom debbano vivere sulle spalle della società, ma questo deve avvenire alla luce del sole. del resto la società deve sopportare tante forme di parassitismo molto ma molto più gravi.
un saluto da aquila