Giuliano la prostata |
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| mah... che dire...
quello che fa il padre di raffaele è umanamente comprensibile, cerca di salvare il figlio in tutti i modi, anche attivando la rete di conoscenze personali squallide e clientelari che appestano la cosiddetta "classe dirigente" (e qua mi verrebbe da ridere) italiana. soprattutto al sud (ma anche al nord, a dire il vero) la rete di "pelose" amicizie, delle cose non dette, etc etc, viene spesso utilizzata per coprire e prendere per i fondelli la maggioranza delle persone. in questo caso, per fortuna, l'attenzione mediatica è alta e i genitori della vittima non sono poveracci che devono subire realtà che non conoscono ma persone istruite che con civiltà fanno valere i propri diritti.
poi una cosa diversa è lo squallore elevato a fenomeno culturale; normalmente si dovrebbero guardare con ammirazione le persone che eccellono in qualcosa. purtroppo, nella società italiana attuale, per ragioni politiche, economiche e sociali la mediocrità, la povertà umana e culturale è magnificata. così la gente (soprattutto i giovani) è drogata quotidianamente da maria de filippi, il grande fratello, bruno vespa e chi più ne ha più ne metta, e non rompe le scatole con domande scomode; si fa un paio di lampade, mette gli occhiali a specchio e i jeans bassi per far vedere le mutande oppure scimmiotta i rivoluzionari cubani sparandosi droghe leggere e pesanti e le peroni da 66 ostentando una scarsa igiene personale. e sono tutti contenti.
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