hai perfettamente ragione, cara panettona: in un mondo ideale di dei ed eroi si dovrebbe restare e lottare.
la realtà è brutale e cinica, però, e io personalmente non sarei contento di una vita alla don Quijote passata a lottare contro i mulini a vento.
pur rispettando pienamente la tua posizione, mi permetto una delle citazioni a me più care, di J.M.Keynes (un economista e non un filosofo): "sul lungo periodo siamo tutti morti". il piccolo insegnamento che ne traggo io è che dobbiamo cercare di vivere bene; non avendo io l'animo del missionario nè quello del martire, invece di coltivare una terra arida con i vicini che mi fregano di notte il raccolto, preferisco spostarmi in una terra molto più generosa con i vicini che hanno raggiunto un banilissimo "gentlemens' agreement": io non fotto a te e tu non futti a me, accussì iammo annanzi tutti insieme.
per quanto riguarda la tua domanda circa che fine farebbe la nostra nazione se tutti quelli che hanno voglia di fare la abbandonassero, io sono ottimista. magari, se tutti quelli che hanno voglia di lavorare si spostano in massa, le sanguisughe non hanno più le loro vacche da mungere e devono cominciare a darsi da fare. il sistema marcio implode e ne nasce uno nuovo. cmq, ripeto, io non riesco a guardare troppo avanti, cerco semplicemente, nel mio piccolo, di non farmi sfruttare troppo.
