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elezioni politiche 2008

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Giuliano la prostata
view post Posted on 17/4/2008, 12:42 by: Giuliano la prostata




continuando sul filone satirico-serioso non si può non pensare a marco travaglio:

http://espresso.repubblica.it/dettaglio/Be...iche/2015927/18

Berluscomiche
Una carrellata della promesse del Cavaliere durante questa campagna elettorale
Fortuna che la campagna elettorale è durata così poco, perché dallo scioglimento delle Camere (6 febbraio) il cavalier Berlusconi è riuscito a farsi fraintendere una sessantina di volte in 60 giorni. La cordata per Alitalia, con o senza figli. Le precarie promesse in spose a Piersilvio. La lotta e/o elogio all'evasione fiscale. Veltroni maschera di Stalin. Le grandi intese con la maschera di Stalin. I brogli. Le schede. La guerra al Quirinale. Il voto agli immigrati (pesce d'aprile). La sinistra cogliona, anzi no. Mastella in lista, anzi no. Le donne in cucina a fare le torte. Ruini alleato per il voto disgiunto. E il Viagra, e le veline, e noi maschi latini.

E il nuovo Contratto con gli italiani: non pervenuto. E la sfida in tv a Veltroni ("Io straccio chiunque"): mai vista. E i giornali della Fiat che "non stanno né di qua né di là", dunque non sono liberi, diversamente da quelli suoi e del Ciarra. Strepitoso quando ha promesso in tv (almeno due volte) "il traforo del Frejus", purtroppo già fatto dal 1871. Favoloso quando s'è attribuito una statura di "un metro e 71". Grandioso quando ha rievocato, dinanzi alla mummia di Riotta, gli sforzi sovrumani compiuti per trattenere Enzo Biagi, purtroppo fuggito dalla Rai con la liquidazione. Fantastico quando ha negato l'editto bulgaro e le corna al vertice di Caceres. Mitico quando ha annunciato che, se lo intercettano un'altra volta, espatria. Meraviglioso quando ha eccepito sulla cultura di Antonio Di Pietro ("La laurea gliel'han regalata i servizi"), per poi sfoggiare la propria citando "San Pietro sulla via di Damasco" (lui la laurea l'ha presa per corrispondenza?). Purtroppo Air France, non abituata al personaggio, l'ha preso sul serio e s'è ritirata da Alitalia.

Uòlter invece lo conosce e ha ignorato i suoi deliri, evitando di restare impantanato nella solita girandola di detti e contraddetti. Ma il suo lungo silenzio sull'avversario ha fatto sottovalutare a molti indecisi i pericoli di un Berlusconi III, con relativi conflitti d'interessi (aumentati con i nuovi processi per corruzione, con l'ingresso in Mediobanca e con l'acquisto di Endemol che fornisce programmi alla Rai) e una corte dei miracoli ancor più scombiccherata dell'ultima: in lista col Pdl, oltre a una ventina di pregiudicati, ci sono persino
Maurizio Saia, che diede della 'lesbica' a Rosy Bindi; e il trio Barbato-Gramazio-Strano, che festeggiarono a sputi, champagne e mortadella la caduta di Prodi in Senato e il Cavaliere aveva giurato di non ripresentare. Mancano le parole? Basta copiare quelle di Indro Montanelli, anno 2001: "Il berlusconismo è la feccia che risale il pozzo, la destra del manganello". O l'appello firmato sette anni fa da Bobbio, Galante Garrone e Sylos Labini: "A coloro che, delusi dal centrosinistra, pensano di non andare a votare diciamo: chi si astiene vota Berlusconi. Una vittoria del Polo minerebbe le basi stesse della democrazia". Purtroppo i grandi vecchi sono morti, e anche noi ci sentiamo poco bene.
(11 aprile 2008)
 
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35 replies since 15/2/2008, 21:21   676 views
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