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napul' è mille culure, che bella cosa... 'na iurnata 'e sole

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Giuliano la prostata
view post Posted on 28/2/2008, 12:27




http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/...i_denunce.shtml

Forgione (commissione Antimafia): debordano le piccole illegalità Napoli terra di fuorilegge: un milione e 200 mila cittadini sospettati di almeno un reato Tra city e hinterland i denunciati non si contano più. Sono 78 le cosche attive con i loro tremila affiliati e le cellule satelliti

NAPOLI — C'è una spiegazione «agghiacciante» al fatto che Napoli sia assediata da 78 clan che possono contare su qualcosa come «tremila affiliati, cui vanno aggiunte le cellule criminali che lavorano per conto delle cosche». E, dice la Commissione parlamentare antimafia nella relazione presentata ieri, mercoledì 27, quella spiegazione va ricercata nei napoletani stessi. Ché quei 78 clan e i loro tremila affiliati sono operativi «in un contesto sociale che presenta la media del trenta per cento della popolazione con precedenti di polizia».
Il popolo dei sospettati - Il dato è impressionante. E agli uomini dell'Antimafia l'ha fornito direttamente l'ex questore di Napoli Oscar Fioriolli nel corso di un'audizione. «È calcolato sulla popolazione residente a Napoli e provincia, costituita da circa quattro milioni di persone». Questo vuol dire che ci sono almeno un milione e duecentomila cittadini sospettati (a torto o ragione) di aver commesso un illecito penale, da quelli meno gravi (che restano pur sempre reati) a quelli più seri. Un milione e duecentomila cittadini denunciati dalle forze dell'ordine o arrestati. Un milione e duecentomila cittadini finiti al centro di accertamenti giudiziari che ne hanno poi escluso o accertato le responsabilità. La stima (calcolata per difetto, perché alla «popolazione residente» andrebbero sottratti tutti i ragazzi con meno di 14 anni) spinge il presidente dell'Antimafia Francesco Forgione a parlare di una «illegalità fatta sistema » tra Napoli e provincia. «C'è una spiralizzazione delle dinamiche delinquenziali: i comportamenti violenti e aggressivi si intrecciano con le piccole illegalità, con la diffusa disattenzione alle minime forme di senso civico, costringendo le forze dell'ordine a investire risorse in compiti diversi da quelli che sono loro affidati». Insomma, «giustificare le logiche dell'illegalità con l'emergenza camorristica è uno stereotipo». E lo stesso capo del pool antimafia Franco Roberti «ha sostenuto che la camorra non rappresenta un'emergenza, ma è piuttosto parte integrante della storia di Napoli», cosa che «rende incerti i confini tra criminalità comune e mafiosa». Quasi a dire che, paradossalmente, più dei tremila camorristi fa paura quel milione e passa di cittadini denunciati.
Gli undicimila arresti - Il «popolo di sospettati», se vale a spiegare perché la camorra proliferi in un contesto «socialmente degradato», non è comunque argomento buono per abbassare la guardia contro i clan. E così, nella (finora vana) attesa della riscoperta di quel «senso civico » che la città ha perduto, la lotta ai clan «continua incessante e con grandi risultati». Sono 78 le cosche attive tra Napoli e provincia, con i loro tremila affiliati e le cellule satelliti. I dati relativi al primo semestre del 2007 raccontano di «un'operazione anticamorra ogni tre giorni», per un numero complessivo di «mille arresti, tra esecuzione di misure cautelari e altri provvedimenti». Se poi si estende il bilancio all'azione repressiva contro tutte le forme di illegalità, il numero di manette scattate sale vertiginosamente: «Undicimila arresti nel 2007 da parte dei soli uomini della polizia». Il numero di denunce, un milione e duecentomila, be' quello ormai è noto. Solo che ad abituarsi a questa cifra si fa una fatica del diavolo.
Gianluca Abate
28 febbraio 2008

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ragazzi miei, questa è la realtà del nostro capoluogo di regione.
se penso che tanta gente dalle nostre parti guarda a napoli come il punto massimo raggiunto dalla civiltà umana mi sento male.
come dice il giornalista, è una realtà agghiacciante.
lo squallore fatto sistema, l'inferno sulla terra.
 
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