LUPI EMIGRATI: dall'Irpinia al mondo - il forum per emigranti e studenti fuori sede di Avellino

Frigento - "campione" d'emigrazione, Documentario Rai '72: emigrazione e latifondismo a Frigento

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sdrummelo
icon8  view post Posted on 2/2/2008, 14:21




S'in Irpinia nato,
n'ato non puoi esse!
si t'hanno addommannato
la verità te esse!

Nui simmo re friciendo,
coccaruno vene ra Sturno.
Si auniti facimmo ciendo
putimmo puro cangià lo munno!

No 'mborta si simmo picceli,
ca roppo ciendo s'arriva a mille:
certo nun simmo iscoli,
sapimmo già ausà l'ascelle!

Nui certo ca simmo emigrandi
ma li purtuni trovammo apierti;
no 'gghieveno ascianno r'esse 'mbortandi,
li nonni nuosti ieveno spierti:

quiri parteveno pe' campà,
nui ce ne iammo pe' la gloria;
qua tinimmo re che mangià
ma non bulimmo pane e cicoria!

Loro steveno rind'a lo zango:
"Rind'a la mmerda te 'mbichi li panni,
ma co' li pandani ietti lo sango"
mi riciero nu iuorno li nonni.

Certo facimmo bbuono, se spera!
'nge ne iammo puro pe' loro:
si nui migliorammo re cocche manera
forse cchiù 'rroce è lo suonno loro!

Re poteveno aiutà li padruni
ma nonn'hanno uluto sape'...
ato faceveno quiri buffuni,
li uappi: sapeveno sulo se fa vere'!

Nun ce scordammo ra 'ddo menimmo:
simmo emigrandi assaocaturi,
oi re lo munno 'nge ni ammo a no zinno
ma re l'Irpinia simmo criaturi!




Scusate questa manifestazione "artistica"... mi sento un pò a disagio nel pubblicare una poesia... mi sembra una cosa sciocca... ma vi assicuro che si è trattata quasi di una scelta obbligata...
sono stato ore a pensare a come introdurre i video che mi accingo a presentare.
Ma mi trovavo ogni volta con le dita immobili sulla tastiera e i pensieri offuscati da oscuri sentimenti di angoscia, rabbia, orgoglio, ...
Avevo intenzione di scrivere un articolo brillante, qualcosa che attirasse l'attenzione sui punti che mi interessava sottolineare, un'esaustiva descrizione del contenuto del documentario, ma purtroppo la mia mente cadeva inesorabilmente in un vicolo cieco…

Il caso ha voluto che avessi deciso di ascoltare le soavi canzoni del Battisti sturnese: il nostro Seppucio, il cantore del verace amore irpino, mi ha suggerito all'improvviso la soluzione con le sue schiette e accattivanti rime, intrise di poesia e sentimento, ma senza mai rinunciare all'esuberanza contadina!

Signori, facciamo a capirci: io non sono un poeta, ne tanto meno ho velleità letterarie (mi perdonerete quindi per non aver rispettato le regole metriche e altre sottigliezze stilistiche… d’altra parte trattasi di poesia dialettale, quindi più libera rispetto a quella canonica, e scritta di getto)… i miei principali interessi sono in ambiti totalmente diversi. Ma per qualche ragione, in questa occasione, ho sentito il bisogno di esprimermi in questo modo! Sarà che apprezzo da sempre la forte espressività del nostro dialetto (seppur dotato di un vocabolario risicato..) e vedendo il filmato mi sono forse immedesimato…

Ad ogni modo, dopo essermi sfogato con questi poveri versi mi accingo finalmente a presentarvi questo eccezionale reperto…

Si tratta di un documentario RAI del ’72 inerente l’emigrazione dei meridionali (in generale!) e si sceglie di utilizzare come campione rappresentativo proprio Frigento, essendo il nostro, tra i paesini meridionali, “non il più povero, non il più ricco… sulla media”.
Lasciatemi dire che personalmente non gradisco particolarmente lo stile intellettualoide del servizio, credo tipico di quel periodo, con lunghe pause, tempi morti, interventi di occhialuti (alla Woody Allen!) esperti … Nel complesso però il breve video cattura l’attenzione, e incolla allo schermo, in una spasmodica ricerca di conoscenza…
E’ uno spaccato della condizione del paesello negli anni ’60–’70, una finestra sul grigiore e l’indigenza che permeavano i nostri tessuti sociali, un sunto del pensiero che infestava le lobbi del potere “alla pertecaregna”* (e permea ancora oggi alcuni dei nostri tessuti sociali…)


Personaggi principali di questa fiction tragi-comica sono**:
1) Eduardo Ciampi – Vicesindaco / ex-segretario della scuola media / ex-segretario dell’onorevole Fiorentino Sullo (“maestro” di De Mita)

2) “ron”*** Agostino Testa – Sindaco / avvocato

3) “ron” *** Gaetano Pelosi - latifondista. Ha posseduto per oltre 30 anni (stanti le date dichiarate nel filmato! E’ possibile che molti suoi terreni siano ancora di sua proprietà o dei suoi eredi…purtroppo, non so!) un ottavo dell’intera superficie frigentina: 450 ettari = 4.5 Km2 (superficie di Frigento = 37.75 Km)


Vi lascio per ora a godere di questo “spettacolo”.

GUARDATELO TUTTO, fino in fondo!

Seguiranno presto aggiunte e informazioni.



-Introduzione: emigrazione meridionale

-Presentazione di Frigento (AV)

-Consiglio comunale frigentino





*cito qui giuliano :)
** non ho mai avuto conoscenza diretta di questi signori… i dati da me riportati sono stati racimolati grazie ai racconti di diversi frigentini e alle ricostruzioni effettuate basandomi sui dati del filmato, per cui le loro descrizioni saranno stringate e forse imprecise… sono benvenute correzioni ad eventuali errori commessi!
***il titolo di “don” (o “ron” nella sua versione dialettale era automaticamente attribuito dai contadini e dai più disagiati ai borghesuccio professionisti frigentini; più probabilmente erano però essi stessi ad auto-dichiararsi “don”, o, comunque, a perpetuare questa consuetudine!)

-Intervista "fittavolo" (NESSUNA manutenzione alla casa in affito da parte del proprietario)

-Scuola frigentina (intervista al maestro)

-Intervento di due "esperti" (inizio)




-Intervento di due "esperti" (fine)

-Inizio intervista "don" Gaetano Pelosi

-Divergenza di opinioni tra i fittavoli e "don" Gaetano Pelosi




-"don" Gaetano Pelosi è restìo a vendere la terra; asserisce che "i contadini devono rimanere sempre contadini"; afferma che vivono benissimo; zittisce la moglie (?) in purissimo stile frigentino; dichiara che grazie a lui e gli altri proprietari terrieri, i contadini vivono da sempre tranquilli e felici.

 
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aquila selvaggia
view post Posted on 2/2/2008, 18:19




bravo sdrummelo, veramente un bel lavoro...... complimenti anche per la poesia. sei riuscito ad esprimere forti sentimenti in dialetto frigentino!!!!!!! certamente la situazione socio-economica è cambiata. però,per capire determinate realtà di oggi è necessario "leggere" questo documento. in esso è presente la nostra cultura, il nostro modo di porsi di fronte ai problemi, la nostra economia. ancora oggi è presente il latifondismo, che limita enormemente lo sviluppo agricolo e l'allevamento. i pochi frigentini, che si dedicano a tali attività, hanno le loro stalle nelle contrade intensamente abitate e lavorano vari "fazzoletti" di terra, alcuni di proprietà altri presi in fitto da quei famosi don', disseminati di qua e di là e molto distanti tra di loro.
lascio immaginare anche la triste situazione di coloro che devono vivere vicino alle stalle e la fatica sovrumana sostenuta dagli allevatori per procurare il foraggio agli animali.
quei famosi don hanno impedito lo sviluppo di frigento. non era possibile approvare un piano regolatore, perchè si toccavano gli interessi di qualcuno di loro. quindi, ognuno, dove poteva, ha costruito la sua casa. un don è stato amministratore per un lungo periodo. gli altri, anche se non don, o non avevano una visione molto diversa della realtà o sono stati nelle condizioni di non poterla cambiare. ancora oggi, colui che giunge a frigento ha la triste possibilità di notare che solo da in lato il paese è legato con pagliara, una sua frazione. il resto è incolto e privo di vegetazione. La zona più disabitata è il cocuzzolo, pagliara ha avuto un forte sviluppo commerciale, pila ai piani -altra frazione di frigento- quello agricolo e industriale.

Edited by aquila selvaggia - 2/2/2008, 23:52
 
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Giuliano la prostata
view post Posted on 3/2/2008, 09:52




innanzitutto complimenti a sdrummelo, immagino che tutto ciò debba essergli costato una considerevole mole di lavoro.

ci sarebbero innumerevoli cose da dire su questo interessantissimo argomento di discussione. al momento ne dico solo due :

1) sdrummelo parla di "fiction tragicomica"; purtroppo non è una fiction (capisco che sdrummelo ha usato il termine in modo ironico, non sono stupido fino a questo punto; prendo semplicemente spunto dalla sua battuta per fare un commento), ma un vero e proprio documentario che, secondo me, nonostante le innegabili sfaccettature intellettualoidi, descrive in maniera abbastanza realista la situazione. io sono nato vari anni dopo il 1972, ma ricordo che le sensazioni di chiusura, pesantezza, costrizione, mortificazione che provavo quando vivevo stabilmente a frigento non erano per nulla dissimili da quelle che ho percepito guardando il video, nonostante le condizioni di vita materiali fossero in generale fortemente migliorate successivamente al fiume di denaro arrivato dalle nostre parti in seguito al sisima del 1980.

2) l'utilizzo dell'appellativo "don" per i risibili "notabili" di paese potrebbe essere oggetto di un trattato. avevo rimosso dalla mente questa bizzarra manifestazione sociologica fino a quando, 6 o 7 anni fa, mi trovai a leggere, nel caparbio intento di migliorare il mio zoppicante inglese, "A Farewell To Arms" ("addio alle armi"). in questo romanzo Ernest Hemingway descrive divertito la curiosa abitudine dei soldati contadini del sud italia, durante la prima guerra mondiale, di chiamare "don", oltre ai preti, qualsiasi fesso. secondo lo scrittore americano era indice di grande semplicità e bontà.
è proprio questa profonda e antica semplicità che tanta gente ha sfruttato in passato e tanta altra gente continua, ovviamente in modo diverso, a sfruttare tutt'ora.
 
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panettona
view post Posted on 4/2/2008, 01:43




non posso fare altro che aggiungere i miei complimenti alla lista... soprattutto conoscendo l' impegno e la passione con i quali hai intrapreso e portato avanti le tue ricerche...
GRAZIE!... per la bellissima poesia... già in altre sedi ti ho riferito della mia commozione ogni qual volta la leggo... mi commuove perchè è scrtta col cuore: la nostra terra, così ricca di contraddizioni, di povertà (raramente economica), così , ancora oggi, sfacciatamente classista e piena di politicanti
"alla pertecaregna" (ricito giuliano), è comunque ,nel bene e nel male la "NOSTRA".
... come dici anche tu nella tua ultima strofa: non possiamo e non dobiamo dimenticare chi siamo, da dove veniamo: "re l'Irpinia simmo criatuti!"
 
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incazzina
view post Posted on 4/2/2008, 21:43




bè...i complimenti veramente te li meriti...
nonostante io non ho vissuto neanche una briciola di quello che i video mostrano,ne ho avuto ripercussioni di questa miseria, riesce comunque a commuovere...
sono cose che fanno riflettere anche chi non è della vostra terra, chi è leggermente un po' più a nord non si immaginerebbe mai una situazione del genere, penserebbe "roba da terzo mondo" che è quello lontano e non quello dietro l'angolo; e come tale viene ignorato...

io non sono una persona che tiene tanto alle sue radici, il concetto di "mia terra" non mi fa ne caldo ne freddo, ma credo che in questo caso è giusto essere fieri della propria terra, che nonostante lo schifo, con le unghie e con i denti siete riusciti a venirne fuori...
quindi complimenti...complimenti a tutti quelli del forum che pur se al di fuori dei confini irpini portano alto l'onore di questa terra ricca di sofferenze e arretratezza, l'onore di tutti i vostri parenti e concittadini che si sono uccisi di lavoro per portarvi fino a dove siete arrivati, quindi è giusto ricordare i loro sforzi e i loro sacrifici...
veramente complimenti :)
 
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sdrummelo
view post Posted on 6/2/2008, 00:24




grazie per i complimenti, ma non sono certo per me... io ho fatto solo un pò di lavoro bruto... la star dello spettacolo è il video o, meglio, Frigento stesso e i suoi squallidi personaggi in cerca d'autore...

Un signore, la cui filosofia personale ritengo molto (ma molto!) interessante, in particolare si guadagna sicuramente il ruolo di protagonista... (certo non sono da relegare in secondo piano i co-protagonisti , sui quali mi esprimerò presto... sempre che qualcuno non lo faccia prima di me :) ).

Ho riassunto i principi cardini della sua dottrina nel seguente video che, essendo meno noioso dei filmati originali, spero riuscirà a catturare l'attenzione anche di quelli che finora non hanno avuto la pazienza di assistere alle oscenità del documentario originale.

Il video esprime molto bene i sentimenti che suscita in me ogni volta la visione del servizio di TV7... si tratta quindi anche di uno sfogo personale...



Edited by sdrummelo - 6/2/2008, 02:33
 
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panettona
view post Posted on 6/2/2008, 08:03




GRANDE SDRUMMELO!!!!!!!!!

 
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sac_fa_tut
view post Posted on 6/2/2008, 10:07




bellissimo.... io lo manderei al figlio di Don Gaetano che ancora oggi a a quasi 40 anni dal video ancora tiene in mano le terre di Frigento e si comporta come il padre... ad un'unica eccezione: la razza dei Braccianti è finita e non ricavano + niente loro dalla terra solo i soldi dellì'affitto... mentre una volta avevano sempre la casa piena di provviste che i contadini erano costretti a dare loro come tassa per il possesso dei terreni ... sembra quasi che negli anni 70 in italia ci fosse ancora il medioevo per come ragiona sto "Don"... ma perchè un figlio di contadino doveva rimanere contadino? ...non capisco... perchè non doveva migliorare la sua situazione economica... forse perchè avevano paura di una rivolta????... ora però con le loro idee se lo sono presi nel "c***" perchè a Frigento sono in pochi a lavorare ancora la terra e anche se lavorano anche terreni della Sua Famiglia... non di certo oggi per vivere hanno bisogno di Lui visto che chi lavora la terra ha un altro lavoro ppoichè la stessa terra non ti permette + di vivere dal suo frutto...

Scusate lo sfogo... però chi vive ancora in queste terre e ha visto sulla sua pelle le ingiustizie di certe persone deve avere anche la possibilità di potersi sfogare...
scusate ma quando vedo a questo "Don" mi inca*** ...

grande Sdrummelo... per il video... complimenti....
 
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incazzina
view post Posted on 6/2/2008, 10:45




sdrummelo hai mai pensato di fare il regista???

ca**o lo sai che sei veramente bravo???

wow complimenti!!!!!

sono senza parole...magnifico :)
 
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sdrummelo
view post Posted on 13/2/2008, 01:49




Di nuovo grazie per i complimenti, ma non vorrei che l'"arte" (??) :lol: vi distragga dai contenuti drammatici del filmato.

A questo scopo riporto qui gli stralci di intervista da me utilizzati...


Dichiarazioni spontanee di Gaetano Pelosi sulla condizione dei contadini a frigento (AV)

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GAETANO PELOSI - "Abbiamo creato tutti professori... abbiamo creato la lotta tra le città e le campangne. Quindi... quando noi facciamo tutti professori, facciamo i contadini, li facciamo professori... la terra chi la lavora?"

....

INTERVISTATORE - "Il contadino secondo Lei deve rimanere contadino?"
GAETANO PELOSI -- "Eh... il contadino rimane contadino! Si! Per me si!"

...

INTERVISTATORE - "Ma le persone come lei cos'hanno fatto negli ultimi 20-30 anni per i contadini, i braccianti, per la gente che lavorava la terra?"
GAETANO PELOSI - "Che hanno fatto? ... eh li.. li f.. eeh... non li fa... non hanno... li facevano vivere, vivevano tranquilli, stavano felici! Perché naturalmente era il proprietario che pensava a pa.. a pagare le tasse! Loro stavano tranquilli! Mangiavano, bevevano eee sta... eee stavano tranquilli"
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Da notare come i contadini venissero considerati alla stregua di animali, i cui unici scopi o bisgoni nella vita sono il "mangiare, bere e stare tranquilli" (strano che il "frecare" non fosse contemplato... eppure, come Seppuccio insegna, è un aspetto abbastanza rilevante nella scarna esistenza dei "servi della gleba"..).

Vorrei anche sottolineare il lungo e penoso balbettìo nel momento in cui gli viene posta l'ASSURDA domanda del "cosa hanno fatto per i contadini quelli come lui".. come a dire: "perchè, dovevamo fare qualcosa per quegli "esseri""? image

Questo modo di pensare rende più chiari tutti quegli strani comportamenti che ho più volte riscontrato tra i banchi di scuola, dalle materne alle superiori... ma il picco era stato toccato alle elementari e medie...

che miseria umana..

quei maestrucoli da strapazzo che sapevano solo bacchettare gli studenti e discriminare i campagnoli.. :sick:
e in tutto questo, io non riuscivo a capire il perchè...

a distanza di molti anni finalmente le cose si stanno schiarendo...

Edited by sdrummelo - 13/2/2008, 03:18
 
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sdrummelo
view post Posted on 27/2/2008, 00:29




Come promesso tempo fa, posto qui lo sbobinamento della prima parte del documentario (il primo file). ;)

Spero che tutti voi vogliate leggerlo.
Ne vale la pena... ci sono dei passaggi davvero interessanti.




-Introduzione: emigrazione meridionale

-Presentazione di Frigento (AV)

-Consiglio comunale frigentino


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Intervistatore - E tu cosa farai da grande?
Scolaro1 - Il meccanico a Milano
Intervistatore - E tu?
Scolaro2 - Il meccanico a Milano
Intervistatore - E tu?
Scolaro3 - Il meccanico a Torino
Intervistatore - E tu?
Scolaro4 - Il meccanico a Torino
Intervistatore - E tu?
Scolaro5 - Il meccanico a Milano
Intervistatore - E tu?
Scolaro6 - Il meccanico a Torino



Intervistatore – Da quanto tempo è a Milano?
Ragazzo1 – Due Anni
Intervistatore - Come si trova a Milano?
Ragazzo1 - Eh, abbastanza bene.
Intervistatore – Da dove viene?
Ragazzo – Dal Sud.
Intervistatore – Pensa di ritornare nel suo paese d’origine?
Ragazzo1 – No, penso di no.
Intervistatore – Perché?
Ragazzo2 - Perché mi trovo bene qua.
Intervistatore – Quanti giovani come lei sono partiti dal sud?
Ragazzo2 - Tanti, molti qua a Milano e tanti all’estero.



Intervistatore – Se potesse tornerebbe al suo paese?
Ragazzo3 – Si.
Ragazzo4 – Mah, se c’è lavoro si, tornerei volentieri.

Narratore
Cielo e terra, terra aspra, avara. Ogni tanto una vecchia casa, semi-diroccata… e ogni tanto qualcuno, la schiena curva sulla vanga. Sono gli uomini dei cosiddetti “deserti”, cioè delle zone improduttive. È una faccia dell’Italia.
Sia al Nord che al Sud, le industrie, le grandi concentrazioni urbane, il benessere che avanza. Un mondo di contrasti, certamente, ma vivo, in continua crescita.
Di qua, invece, l’immobilismo, l’attesa. Sono le zone dell’alta e media collina e della montagna. Alcune povere, altre meno. Qualcuna, ed è questo il tema dell’inchiesta, talmente priva di risorse da apparire irrecuperabile. Difficile tracciare un confine netto, uno spartiacque ideale che consenta di dire quali sono tra queste le une e le altre.
Più o meno lo stesso problema degli altri paesi europei.
Da noi si avverte particolarmente al sud.
Che cosa fare di queste zone?
Possono essere migliorate? E possono essere migliorate tutte?
Oppure è utile, per forza di cose, abbandonarle?
Attendono una risposta i diretti interessati, cioè coloro che sono rimasti su queste terre.



Queste zone, specie al sud, sono quelle che hanno dato il più altro contributo all’emigrazione.
Qui gli uomini prima lavoravano la terra in una condizione che oggi non possono più accettare. Poi, via via che si creavano occasioni di lavoro, sono passati alle fabbriche e ai cantieri. Se li sono presi le città e le pianure. Così com’erano: braccianti, niente di più e niente di meglio. Ma nello stesso tempo hanno trovato molto di più e di meglio di quel che hanno lasciato. Ma per coloro che sono rimasti, o per chi pensa di tornare, che fare? Quale sarà il loro destino e il destino di questi deserti?

...

Prendiamo un paese campione.
È in Irpinia, terra di emigrazione: 495’000 abitanti nel ’51, 453’000 nel ’68.
Un campione volutamente non eccezionale: non il più povero, non il più ricco… sulla media.
Si chiama Frigento.
200 macchine, 700 televisori, 1 farmacia, 1 ufficio postale, 1 cinema.
Ogni tanto, quando è festa, si balla la quadriglia…

[Quadriglia]

Narratore
Frigento: 911m sul livello del mare, 37Km quadrati di superficie, 96Km di strade comunali, QUASI LA META’ DELLA POPOLAZIONE E’ EMIGRATA!
Ora ci sono 3800 abitanti: 2500 donne e 1300 uomini, 7 carabinieri, il carcere, due scuole magistrali, una di avviamento industriale, più quelle dell’obbligo.
Qui, il 14 novembre del ’43 ci fu una rivolta di braccianti! Ora se ne sono andati… rimangono i loro figli e i figli della borghesia.
Ogni anno gli emigrati inviano al paese circa 300 milioni di risparmi.”

[consiglio comunale]

Narratore - Ma chi è rimasto a lavorare la terra? C’è il consiglio comunale, sentiamo cosa dicono.

Agostino Testa
– dai contadini. E però in maggior parte donne e persone anziane, pecchè la manodopera giovane va a l’estero sia pure non definitivamente, perchè il guadagno dell’agricoltura qui si è ridotto, trattandosi di agricoltura povera.



Intervistatore – Quanta terra ha lei?
Cittadino1 – Una quindicina di tombole, suppergiù, 5 ettari
Intervistatore – E cosa ricava da questa terra?
Cittadino1 – Io non ricavo niente. Ricavo che devo abbandonare la mia famiglia e dopo che ho fatto il mio lavoro debbo andare a vedere dove posso lavorare il giorno appresso.



Eduardo Ciampi – Vorrei far notare la differenza, in Frigento, da quindi anni a questa parte. Oggi noi che cosa troviamo? Tutti parlano male, a cominciare dai contadini, ma ciò non è vero, guardate! Pecchè voi dovete parlare con la gente di buon senso, non con quella che è sempre contraria. Se noi andiamo in campagna, e io ci vado spesso, e spesso mi siedo a tavola dai contadini e mangio con loro (questo lo posso dire chiaramente!) devo notare questo, noto questo (e non è che io ho invidia): che le case dei contadini di frigento sono le più belle, sono più belle della mia.

Giuseppe Stanco - Se la casa del contadino è più bella della tua, tu lo hai detto con un certo tono di voce che sarebbe una cosa assurda… insomma secondo te.

Eduardo Ciampi – No perché voi dite che i contadini se ne vanno eccetera eccetera.. su questo so’ d’accordo, i contadini se ne vanno ma non è che abbandonano completamente Frigento. I contadini tornano e tornano per abbellire le proprie cose

Giuseppe Stanco - Noi siamo meridionali, siamo attaccati alla terra. Ed è proprio qui il dramma: che sta gente viene e non trova niente.

Agostino Testa
– Abbiamo creato le strade per la campagna, abbiamo dato l’illuminazione elettrica a tutta la campagna, alcune cundrade hanno già l’acqua in casa, alcune cundrade hanno già il telefono in teleselezione. Questo credo che sia un miglioramento in cinque anni fatto di cui la gente può essere anche .. andremo ancora avanti su questa base.

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Failuccio
view post Posted on 27/2/2008, 08:40




Dopo aver visto il video e letto quanto trascritto da sdrummelo, mi viene da pensare sull'atteggiamento dei "Nobili" del paese nei confronti dei contadini, il consigliere Stanco lo faceva rilevare in consiglio Comunale, a distanza di oltre 30 anni devo rilevare che vi è ancora un retaggio di tale mentalità da parte di alcuni.
Sul cucuzzolo hanno paura di perdere ulteriore terreno nei confronti di altre zone da loro considerate sempre "inferiori", ricordiamoci che LO QUASALE erano le pagliarole, solo baracche di contadini, Pagliara un gruppetto di case, Pila inesistentema adesso che Sturno è un centro all'avanguardia per urbanistica, impianti sportivi, scuole, pulizia (la raccolta differenzia porta a porta si fa dagli anni 80), Pagliara è diventato l'unico punto commerciale di Frigento, Pila favorita dalla posizione cresce costantemente mentre il CUCUZZOLO arretra, chiudono attività, vanno via persone dalle casettine dei vicoli.
Tutto questo lo collego ad altri post dove cercavamo i motivi che spingono a collocare un impianto sportivo polifunzionale su una scarpata, privo di possibili espansioni, parcheggi, ecc. e con impatto ambientale devastante, perchè vengono spesi quotidianamente soldi per un campo sportivo che andrebbe realizzato in un sito più idoneo, quindi viene facile da pensare che vogliano tenere il più stretto possibile quelle poche strutture esistenti.
A presto
 
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panettona
view post Posted on 27/2/2008, 10:26




questa è invece la terza parte (il terzo file ;) ) :


-Intervento di due "esperti" (fine)

-Inizio intervista "don" Gaetano Pelosi

-Divergenza di opinioni tra i fittavoli e "don" Gaetano Pelosi




ESPERTO 1… importante evitare quei processi di concentrazione urbana, anche nel mezzogiorno,che si sono rivelate del tutto antieconomici in questì ultimi tempi.


ESPERTO 2:
Quindi, bisogna anche minimizzare certi movimenti migratori, per evitare che siano troppo a largo raggio, e quindi,creare delle alternative valide e capillari senza però, pensare che possiamo risolvere il problema di tutte queste zone uno per uno completamente.

ESPERTO 1
La gente è emigrata dal sud all’estero e ha portato una coscienza civile diversa: non più accetta le condizioni tradizionali.
La scuola cambia la mentalità dei bambini.
Lo abbiamo visto: i bambini dicono “cosa farai domani”, “andrò a Milano a fare l’operaio”, cioè pensa a un tipo di attività professionale del tutto diversa da quella agricola tradizionale; quindi c’è una coscienza di non sopportare più il tipo di sviluppo oggi esistente nel … in quelle zone; secondo: è conveniente.
E’ lo stesso tipo di discorso che noi facevamo negli anni ‘50, riferito al mezzogiorno, quando si diceva che era conveniente investire nel mezzogiorno e non concentrare ulteriormente in alcune zone.
I costi immediati erano più elevati, certamente, ma i costi sociali, nel loro complesso, e l’effetto per la comunità nazionale era totalmente diverso.
Forse oggi noi abbiamo ragione di aver detto quelle cose del 1950; oggi è la stessa cosa per le zone povere.

NARRATORE
Queste zone stanno assumendo la fisionomia dell’abbandono, i pianificatori del futuro hanno suonato il campanello d’allarme, il “progetto ‘80”,cioè lo studio per lo sviluppo dell’Italia negli anni avvenire dice come i nostri esperti: malgrado tutto bisogna intervenire, anche in termini non strettamente utilitaristici.; e ciò, del resto, rientra nella logica della cassa del mezzogiorno che non dice: “tanto ti do per avere altrettanto”.
Quel che dice il progetto ‘80 è, per ora, solo un’ ipotesi; per renderla operante ci vorrà del tempo, essenziale è non arrivare tardi.
Per ora chi torna trova qualche cosa di diverso: ci sono più strade, più luce, più acqua e qualche automobile nuova , qualche casa intonacata di fresco, anche se si tratta di una spolverata di benessere che non può nascondere la contraddizione tra una realtà in disarmo e gli sforzi per tenerla in piedi.


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INTERVISTATORE“Ma per vivere sulla terra quanti ettari ci vorrebbero?”

CONTADINO1“… e … in base … a seconda di uno che famiglia tiene, per vivere sulla terra!”

INTERVISTATORE“Una famiglia di 6 o 7 persone?”

CONTADINO1
“… se meno re ddieci ettari de terra non se po’ vive, pecchè Frigento è povero!”

INTERVISTATORE
“Signor Pelosi quanta terra ha?”

PELOSI“450 etteri di terreno!”

INTERVISTATORE“Rende la terra qui a Frigento!”

PELOSI“Completamente passivo!”

INTERVISTATORE“E chi la lavora questa terra?”

PELOSI“Parte è in fitto!”

INTERVISTATORE“Quanta è in fitto?”

PELOSI“200 e disperi etteri in fitto!”

ITERVISTATORE
“ E l’altra?”

PELOSI“ Vacanda completamente!”

INTERVISTATORE“ … e perché non la vende?”

PELOSI“ Perché non ci sono acquirenti!”

INTERVISTATORE“Prima la terra la lavorava tutta?”

PELOSI“Tutta!”

INTERVISTATORE“Tutti i 400 e passa ettari?”

PELOSI“Tutta!”

INTERVISTATORE“E quanto rendeva prima?”


PELOSI“… beh era sempre … era sempre passiva … era sempre passiva !”

INTERVISTATORE“ E fino a quando ha lavorato questa terra o ha fatto lavorare questa terra?”

PELOSI“… beh fino a … verso … il ‘49...il ‘48 … ‘48 -’49!”

INTERVISTATORE
“E cosa rendeva questa terra allora?”

PELOSI“ … beh rendeva per pagare le tasse e … pur essendo sempre passiva!”

INTERVISTATORE“E che cosa coltiva su questa terra?”

PELOSI“Solo cereali!”

INTERVISTATORE“. .. ma questo gente che lavora ancora la terra con lei quanto guadagna?”


PELOSI“Vive! Si vivacchia non guad… non guad… guadagna per vivere stringatamente!”

INTERVISTATORE“E quindi quando se ne vanno lei è contento o no?”

PELOSI“Mi dispiace perché io li tengo come figli, io non li tengo come padrone, io non sono padrone, sono servo loro!”

************************************************************************************

INTERVISTATORE“Da quanti anni lavora la terra?”

CONTADINO 2“Da 12-13 anni .. 15 anni … così!”

INTERVISTATORE “Dà da vivere la terra?”

CONTADINO 2“ Come, scusi, dà da vivere?”

INTERVISTATORE “Dà da vivere, ci guadagna sulla terra, lavorando la terra?”

CONTADINO 2“No, no che bbuò guadagnà!”

INTERVISTATORE

E quanta terra ha lei?”

CONTADINO 2“Dove? All’ estero?”

INTERVISTATORE “ Qui, quanta terra ha?”

CONTADINO 2“ 6 Tommele”

INTERVISTATORE “ E non ha cercato di comprare altra terra?”

CONTADINO 2“ … io … io … pe fa la casa nuova , senz’altro ca la vulimmo comprà l’ata terra, ma quiri nno se l’hanno venduta! No?”

INTERVISTATORE “E chi è che non gliel’ ha venduta?”

CONTADINO 2“… don Gaetano Pelosi!”

INTERVISTATORE “ E perché non gliel’ha venduta?”

CONTADINO 2“ … e perché ca non se vole staccà la terra, pecchè lui è propietarone ruosso … no?”

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INTERVISTATORE “E vero?”

PELOSI“ NON E’ VERO!!!”


Edited by panettona - 27/2/2008, 11:03
 
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