Siamo nella regione del canto (mentre a Roma si ruba e a Milano si lavora, secondo alcune alte personalità del mondo politico diplomate alla scuola per corrispondenza Radio Elettra), quindi non si può non trattare la materia.
Converrete con me che si rende necessario inaugurare questa discussione con l'incommensurabile e innegabilmente irpino Seppuccio, dei
Seppuccio Folk. La band sturnese, lanciata sul panorma internazionale dopo le clamorose tournée in America, Germania e Svizzera, è ormai catapultata nel moderno mondo della musica, compiendo addirittura il salto di qualità e iniziando a produrre cd (per il rammarico dei collezionisti delle sue mervigliose musicassette siamo ormai al quinto compact disk).
Ricordiamo qui alcuni dei suoi brani più significativi:
“Caterennè Te Tella”
“Te l’Haggia fa Verè”
“Lo Puorco”
“Campanella”
"Canta Seppù"
Il mio personale rammarico in merito è l'aver smarrito il prezioso cimelio costituito da una musicassetta contente il trasportante "Te l'haggia fa verè".
Ecco un saggio dell'arte espressa dal cantautore irpino, accompagnata dalle soavi (e dolcissime) movenze di una ballerina d'eccezione.
A
questo indirizzo è possibile invece, oltre che aprezzare la buona musica di Seppuccio, ammirare come il successo non abbia cambiato le abitudini bonarie e socievoli dell'interprete sturnese, sempre pronto a interagire con i fan (serbo in me il personale ricordo di uno sfogo, in cui, dopo aver eccitato le folle per ore con la sua rustica verve, il musicista confessava umanamente e amichevolmente le fatiche impostegli dalle interminabili e ravvicinate serate estive).
Edited by sdrummelo - 1/2/2008, 15:42
